Nell’agosto 2007 CAVENORD Srl ha avviato l’iter autorizzativo per la realizzazione di un centro di stoccaggio controllato di rifiuti non pericolosi – in prevalenza materiali edili inertizzati contenenti amianto in matrici cementizie e/o resinoidi. Il centro sorgerà in un ex-cava in Località Cascina Retorto nel comune di Cappella Cantone (Cremona).
Il centro di smaltimento sorgerà su di un’area complessiva di 96.387 metri quadrati suddivisa in 3 principali zone:
MATERIALI CONFERIBILI
I materiali edili inertizzati contenenti amianto in matrici cementizie e/o resinoidi (codice C.E.R 17.06.05*) che saranno conferiti al centro di stoccaggio sono considerati dalla normativa Europea 2001/118/CE “rifiuti pericolosi, conferibili in impianti per RIFIUTI NON PERICOLOSI NON PUTRESCIBILI”.
I materiali inertizzati tramite trattamento con resine sintetiche impregnanti e ricoprenti provenienti da centri autorizzati saranno conferiti su pallet chiusi con teli/film di materiale plastico (politilene) e contrassegnati con la simbolistica specifica prevista dalla normativa. L’invio dei rifiuti avverrà tramite mezzi idonei e autorizzati secondo la vigente normativa nel’ambito del trasporto di rifiuti. Il centro potrà inoltre ospitare rifiuti frazionati contenuti in appositi sacchi di politilene (big bags) per un peso massimo calcolato in 20% del totale peso disponibile nell’impianto di stoccaggio.
ASPETTI TECNICI
Superficie Totale Interessata
La superficie totale interessata dal bacino di stoccaggio misurata a piano campagna sarà pari a 96.387 mq equivalente a circa 82.786 mq a fondo vasca per una volumetria lorda di circa mc 714.000, di cui solo il 36%, ovvero 261.000 mc, destinati allo stoccaggio del rifiuto CER 17.06.05* propriamente detto.
Approntamento del bacino: piano di fondo
Il PIANO DI IMPOSTA della discarica avrà un franco di 2 metri dalla quota di massima escursione della falda, così come testata nell’ultimo anno in contraddittorio con ARPA.
Al di sopra del fondo cava sarà progressivamente realizzata una barriera geologica impermeabilizzante costituita, conformemente con il disposto prescrittivo della D.G.R. n. 8/1266 del 30/11/05, da uno strato di argilla e uno di materiale drenante, separati da una membrana di tessuto non tessuto, di spessore pari rispettivamente ad almeno 50 e 40 centimetri. La barriera geologica di fondo sarà predisposta in ogni settore con pendenza dell’1% in direzione N/S al fine di favorire il deflusso delle acque meteoriche/percolato verso l’angolo SO di ogni lotto dove sarà posto il pozzetto di raccolta del percolato.
La barriera geologica di fondo verrà quindi realizzata, in ottemperanza a quanto indicato nella D.g.r. 1266/05, ponendo in opera un pacchetto costituto da:
In tale strato sarà posizionata la rete di raccolta delle acque meteoriche/percolato nel seguito descritta.
Le pareti del centro di stoccaggio verrano realizzate approntando una barriera geologica artificiale identica a quella prevista per il piano di fondo dello spessore complessivo di 0,90 metri. Qualora dovessero riscontrarsi dei problemi inerenti la stabilità delle scarpate, la ditta provvederà a comunicarlo ad ARPA con relazione sottoscritta da tecnico abilitato e a concordare con ARPA stessa, il posizionamento sulle pareti di un materassino bentonitico al posto dell’argilla, e protetto superiormente da un geotessile di tessuto non tessuto.
Lo spazio residuo tra la scarpata e le cataste di pallets sarà riempito con materiale di riporto quale terre da scavo e/o materiale inerte e comunque sarà materiale plastico come indicato nella D.g.r. 1266/05.
Raccolta delle acque
Ogni settore viene reso idraulicamente indipendente dagli altri attraverso la realizzazione di arginelli di compartimentazione di altezza 0,75 metri. Ogni settore avrà una pendenza Nord-Sud del 1% per permettere al percolato di defluire verso le tubazioni micro fessurate in PEAD disposte perpendicolarmente con pendenza dello 0,3%. Ogni lotto sarà dotato di pozzetto di raccolta collegato con tubazione in PEAS con pendenza 0,6% con tutti quelli collocati ai piedi dei 5 lotti di stoccaggio fino al pozzetto ispezionabile di sollevamento. Di qui il percolato raccolto viene pompato ai 4 serbatoi di raccolta (35mc cad) posti nel piazzale di ingresso all’interno di un bacino di contenimento in cemento armato. Il percolato verrà poi periodicamente testato e inviato per lo smaltimento a centri autorizzati.
Operatività
Il centro di stoccaggio è suddiviso in 5 lotti ciascuno suddiviso in 3 settori (escluso l’ultimo suddiviso in due) per complessivi 14 settori. Al fine di garantire l’integrità dell’impermeabilizzazione di fondo e delle scarpate, queste saranno realizzate congiuntamente con l’avanzamento dei settori di stoccaggio. Verranno contemporaneamente allestiti due settori: quello dove vengono conferiti i pallet e quello attiguo in cui sarà stoccato il materiale necessario per i riempimenti.
I pallet saranno messi a dimora in pile verticali sino al raggiungimento di una quota massima di 5 metri. Durante la giornata lavorativa, i pallet alloggiati all’interno del centro verranno ricoperti mediante doppio telo in politilene in grado di fornire protezione dagli agenti atmosferici fino al raggiungimento della quota di 5 metri. In questo caso si procederà con la realizzazione dello strato di copertura di 1,7 metri precedentemente descritto.
Piano di Sorveglianza e Controllo e Gestione delle Emergenze
CaveNord ha elaborato un “Piano di Sorveglianza e Controllo” nel quale vengono indicate le misure da attuarsi per prevenire eventuali rischi causati dal malfunzionamento del centro di stoccaggio e per limitarne le conseguenze e ha messo a punto un Piano di Monitoraggio che copre: percolato e reflui di processo; acque di drenaggio superficiale; acque sotterranee; qualità dell’aria; rumore; parametri microclimatici; stato del corpo del centro di stoccaggio.
CaveNord ha inoltre presentato un articolato piano di gestione di eventuali emergenze che prende in esame le seguenti casistiche: incendio; dispersione dell’aria di fibre di amianto; riscontro di eventuali contaminazioni delle acque sotterranee.
RIQUALIFICAZIONE PAESAGGISTICA
La riqualificazione paesaggistica del nuovo centro di stoccaggio si raccorderà con quella dell’intero ambito territoriale estrattivo ATEg12 del Piano Cave della Provincia di Cremona e la quota finale dell’invaso dovrà essere prossima al piano campagna, fatte salve le esigenze tecniche di regimazione delle acque meteoritiche che impongono una pendenza del 2,5% alla copertura.
In ottemperanza alla normativa esistente e al fine di garantire un adeguato raccordo tra la copertura superficiale finale e il piano campagna, verrà realizzato un pacchetto di copertura composto, dall’alto verso il basso, dai seguenti strati per uno spessore complessivo minimo di 1,70 metri:
Il progetto prevede inoltre la realizzazione di opportune pendenze laterali dell’ordine del 2,5% circa al fine di assicurare un coretto deflusso delle acque meteoritiche di ruscellamento verso i fossi presenti lungo i lati del centro di stoccaggio.
PROCEDURA DI CONFERIMENTO
Gli autocarri contenti i rifiuti verranno pesati presso la pesa situata sul piazzale di accoglienza sia in ingresso che in uscita al fine di assicurare la conformità tra il peso effettivo dei rifiuti conferiti e i documenti di accompagnamento.
L’accettazione dei rifiuti presso il centro di stoccaggio avverrà previa effettuazione di un protocollo di accettazione che consiste in:
Dopo aver seguito la procedura di accettazione, gli automezzi potranno:
a. Per motivi gestionali non sia possibile collocare a dimora definitiva i rifiuti entro 2 ore dal ricevimento;
b. In caso di condizioni metereologiche avverse (presenza di vento con velocità superiore ai 6 metri/secondo;
c. In caso di emergenze gestionali.
L’automezzo di conferimento, una volta svolte tutte le procedure preliminari di accettazione con esiti positivi verrà indirizzato attraverso lo scivolo di accesso internamente al bacino per lo scarico definitivo dei pallet. Tali operazioni saranno eseguito esclusivamente da personale CaveNord adeguatamente formato e istruito mediante l’ausilio di un muletto o latro mezzo di sollevamento adatto e non compromettente l’integrità strutturale dell’imballaggio.
Terminato il conferimento e prima dell’uscita dal centro di stoccaggio, l’autocarro sarà sottoposto al lavaggio delle ruote tramite impianto automatizzato a ciclo chiuso.
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