Il Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL)*
In base alla Relazione 2009/2010 Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL) presentato dalla Regione Lombardia al 31.01.2011 sono stati censiti 55.217 siti/strutture con la presenza di amianto di cui 2.247 in matrice friabile. Delle strutture censite, 45.772 sono private e 9.940 pubbliche pari ad un volume complessivo di 1.197.733 metri cubi di materiale contenente amianto.
L’attività di bonifica appare rilevante: sul totale dei 55.217 siti censiti nel biennio 2009-2010 sono stati bonificati o sono in fase di bonifica 23.746 siti.
Le prime 5 ASL per presenza di amianto sul territorio lombardo
ASL di competenza / Siti Privati / Siti Pubblici / Totale
ASL Mantova / 8.012 / 2.352 / 10.364
ASL Milano 1 Legnano / 9.538 / 441 / 9.979
ASL Brescia / 5.814 / 708 / 6.522
ASL Varese / 4.223 / 1.047 / 5.270
ASL Cremona 4.724 / 241 / 4.965
Tra i siti con priorità di bonifica identificati dalla Regione Lombardia vi sono nel territorio della Provincia di Cremona l’ex Stabilimento Armaguerra (Cremona) e l’Area Genio Militare (Pizzighettone), entrambi da bonificare.
Sulla base delle notifiche e dei piani di lavoro trasmessi alle ASL si può stimare che il quantitativo di amianto bonificato sia stato, nel 2009, pari a 140.436 metri cubi e, nel 2010, pari a 269.185 metri cubi. La quantità di rifiuto prodotta in un anno è di molto superiore a quanto originariamente stimato dal PRAL pari a 50.000 metri cubi/anno.
I dati di Legambiente
Nel Dossier “I ritardi dei Piani regionali per la bonifica dell’amianto” messo a punto da Legambiente vengono citate le stime del CNR e dell’Ispesl che parlano di 32 milioni di tonnellate presenti sul territorio nazionale, che prendono in considerazione però solo le onduline di cemento-amianto.
Sommando le informazioni, risulta che ad oggi in Italia ci sono circa 50mila edifici pubblici e privati in cui è presente amianto e i quantitativi indicati solo da 11 Regioni (Lazio, Umbria, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Abruzzo, Molise, Sardegna, Toscana, Basilicata, Piemonte e Liguria) anche se non esaustivi, delineano comunque le dimensioni del problema: 100 milioni circa di metri quadrati di strutture in cemento-amianto, e oltre 600mila metri cubi di amianto friabile.
Va evidenziata solo l’esperienza del Piemonte – che sta svolgendo un’intensa attività di bonifica, soprattutto nei Comuni che ricadono all’interno del Sito di interesse nazionale di Casale Monferrato – e della Lombardia, dove ad oggi sono stati bonificati oltre 400mila metri cubi di onduline in cemento-amianto e gli edifici “risanati” rappresentano il 18,5% del totale censito.
La mancanza di impianti di smaltimento adeguati per i materiali contaminati da amianto, infatti, fa sì che le fibre rimosse debbano essere spedite da altre parti, anche all’estero, come in Germania o in Austria. Ad oggi le regioni che hanno una discarica dedicata allo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto sono Friuli Venezia Giulia, Lombardia (esaurita nel marzo 2009), Abruzzo (in istruttoria per la riapertura), Emilia-Romagna e Liguria. La Basilicata ne ha 2, il Piemonte 3, la Toscana e la Sardegna 4, ma tutti i casi le capacità residue sono comunque molto scarse se relazionate ai quantitativi di materiali contenenti amianto ancora presenti sul territorio.
In Lombardia ci sono 81 milioni di metri quadrati di materiale contaminato da amianto. Solo gli edifici pubblici costruiti con questo materiale sono altre 4200 e più di 23mila quelli privati. E questi numeri sono in continuo crescendo dato che il censimento è tutt’ora in corso.
“E’ urgente avviare una seria pianificazione per lo smaltimento e il trattamento dell’amianto presente in Lombardia – dichiara Barbara Meggetto, direttrice Legambiente Lombardia –. Si provveda da subito all’adozione di un piano che preveda anche l’individuazione di siti per lo smaltimento, senza inutili ritardi. Diversamente l’impegno assunto dalla Regione per una ‘Lombardia Amianto Free’ entro il 2015 diventerà una promessa impossibile da rispettare”.
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*Regione Lombardia, Relazione Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL) Anni 2009/2010
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